STITICHEZZA E GONFIORE
Dire basta ai disturbi intestinali con rimedi naturali

La nostra esperta Daniela Cimpeanu spiega come eliminare i problemi di stipsi con la Naturopatia

 

Per chi soffre di stitichezza l’appuntamento col bagno si trasforma in un vero e proprio incubo, un problema quotidiano che fa sentire impotenti e attiva un circolo vizioso fatto di tentativi spesso inutili che inevitabilmente creano frustrazioni e ansia.

Come spiega la nostra esperta nel benessere e nella prevenzione dei disturbi gastrointestinali Daniela Cimpeanu Naturopata, con il nome di stipsi si definisce la difficoltà a evacuare oppure una defecazione irregolare e troppo infrequente, che può essere facilmente debellata con rimedi naturali.

Cosa risiede all’origine della stipsi?

Essa compare quando i residui alimentari ristagnano troppo a lungo nella parte terminale dell’intestino crasso. Poiché uno dei principali compiti del colon è quello di assorbire l’acqua degli scarti alimentari, la materia fecale che vi risiede troppo a lungo si secca e indurisce, cosa che rende l’evacuazione più difficoltosa e talvolta dolorosa. Questo fenomeno può provocare una serie di disturbi fastidiosi, come alito cattivo, bocca amara e impastata, cattiva digestione, mal di testa, gonfiore addominale, gas intestinale, cattivo odore corporeo, stanchezza cronica, difficoltà nel perdere peso. La stitichezza si associa frequentemente anche a vaginiti e cistiti recidivanti. Sembra, infatti, che la stasi protratta di feci a livello dell’ampolla rettale faciliti le infezioni anteriori, da germi quali l’Escherichia Coli e l’Enterococcus fecalis.

Quali sono i fattori scatenanti?

I fattori che causano la costipazione sono: debolezza dei muscoli intestinali, candida intestinale, una dieta povera di fibre e fluidi, trascurare gli stimoli evacuativi, disbiosi fermentativa e, come in un circolo vizioso, l’abuso di lassativi, poiché ogni volta che l’intestino è stimolato artificialmente, vi è un effetto opposto, che si manifesta in una perdita di tono e in un indebolimento strutturale. Dobbiamo pensare che, quando mangiamo, nell’intestino c’è un movimento peristaltico che spinge il cibo verso il basso, in direzione dell’ultima porzione del nostro sistema eliminativo. Se consumiamo tre pasti al giorno e abbiamo un solo stimolo evacuativo ogni cinque giorni, ci saranno residui di quindici pasti da eliminare. Il cibo impiega normalmente diciotto ore per attraversare l’organismo ed essere eliminato. Va rilevato che anche quando si evacua ogni giorno, l’intestino non si libera mai completamente, vi sono comunque degli escrementi che ristagnano per lunghi periodi producendo fermentazione e putrefazione provocando degrado della flora batterica amica, favorendo la proliferazione della flora batterica cattiva e portando a una disbiosi intestinale. La stipsi può anche derivare da un cattivo funzionamento epatobiliare, in altre parole il flusso di bile è insufficiente o di cattiva qualità e non riesce a stimolare la peristalsi intestinale. Gli accumuli di scorie nelle pareti dell’intestino diventano la sede riproduttiva di forme batteriche nocive alla salute.

Come si presenta, invece, uno stato normale?

Tanto per iniziare, le feci dovrebbero essere lisce, ben formate, né troppo dure né troppo molli e facili da evacuare. Non dovrebbero sprigionare odori forti né provocare bruciori rettali al loro passaggio. Poi dovrebbero essere di colore brunastro; la colorazione delle feci è dovuta alla bilirubina prodotta dal fegato. Feci scure o nere possono contenere sangue o essere la conseguenza dell’assunzione di certi farmaci. Feci di colore pallido possono invece indicare disturbi al fegato o alla colicisti. Sangue rosso chiaro può provenire da ragadi anali o rettali, da emorroidi o da infiammazione del colon. Se vi è presenza di sangue scuro nelle feci o del sangue chiaro persistente, è necessario sottoporsi a un esame medico quanto prima. La presenza di frammenti alimentari è indice di cattiva digestione e cattiva assimilazione, spesso causate da intolleranze o da allergie alimentari, da uno squilibrio della flora batterica o da un’infiammazione dell’intestino.

In che modo si elimina il problema?

È importante capire se il sintomo è la spia d’allarme di un preciso disturbo o soltanto il risultato di abitudini di vita sbagliate. Ogni individuo richiederà un trattamento personalizzato che segua il decorso dei malesseri. Il principale intervento è la “pulizia intestinale” necessaria per rimuovere dalle pareti del colon il materiale fecale stagnante, la flora batterica patogena e i detriti cellulari, facilitando l’azione peristaltica, migliorando l’ossigenazione e la funzione di assorbimento. Inoltre, è importante individuare ed eliminare gli alimenti non più tollerati dall’organismo, che favoriscono l’infiammazione della mucosa intestinale, per poi proseguire con il ripristino della flora batterica buona. Particolarmente utile è la disintossicazione e l’eliminazione delle tossine; per mantenere sangue e linfa puliti, il corpo è dotato di organi definiti “emuntori” – cioè intestino, fegato, reni – che hanno il compito di espellere le scorie. Ma a volte l’organismo non riesce a smaltire un eccessivo accumulo di tossine e si verifica una condizione d’intossicazione che compromette la salute e il benessere psicofisico, rendendo più vulnerabili a malattie e disturbi. Quindi risulta essenziale per aiutare l’organismo a liberarsi dalle sostanze nocive, intervenire con la fitoterapia, che svolge un ruolo importantissimo nel coadiuvare le fisiologiche funzioni degli organi emuntori. Altro fattori non trascurabile per il ripristino di un corpo sano è dato dal regime alimentare, da integrare con un sufficiente consumo d’acqua e fibre alimentari, farine integrali di farro, kamut e verdure, poiché contengono molte fibre, evitando una dieta troppo ricca di prodotti raffinati (zuccheri, farine bianche, lieviti, grassi) e l’abuso di lassativi. Al contrario, sono da preferire i cibi ricchi di fibre, la frutta e la verdura di stagione. Lo stato di salute del nostro intestino influenza anche altri organi: ecco perché è così importante riuscire a mantenerlo sano ed efficiente.